L’ignobile Imboscata di Trump a Zelensky, Fabio Scacciavillani intervista Andrea Gilli.
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La seguente intervista riguarda l’incontro tra Trump e Zelensky e le implicazioni geopolitiche per l’Ucraina. Andrea Gilli, esperto di politiche militari, analizza la posizione delicata dell’Ucraina, che dipende dagli aiuti occidentali, soprattutto dagli Stati Uniti. Se questi ultimi si defilassero, il peso del supporto ricadrebbe sull’Europa, che avrebbe difficoltà a sostenerlo, soprattutto dal punto di vista militare.
Si discute della necessità di garanzie per la pace, poiché senza il supporto militare americano, l’Ucraina resterebbe vulnerabile. Gilli critica la gestione dell’incontro da parte di Zelensky, suggerendo che avrebbe dovuto sfruttare l’ego di Trump per ottenere maggiore sostegno invece di creare tensioni. Tuttavia, riconosce che Zelensky opera sotto enorme stress e pressioni politiche.
Si analizzano le capacità militari europee, notando che, sebbene l’Italia abbia la forza aerea più avanzata, l’Europa nel complesso non è attrezzata per compensare un eventuale ritiro del supporto statunitense. Mancano sia le capacità produttive per incrementare l’industria bellica rapidamente, sia una leadership politica disposta a sfidare direttamente la Russia.
Infine, si discute della possibilità di utilizzare le riserve congelate della Russia per finanziare l’Ucraina e della necessità di rafforzare le sanzioni per impedire triangolazioni economiche che favoriscono Mosca.