Il Culto Nuragico | Episodio 2 | Mauro Biglino Gian Matteo Corrias

Cosa si può aggiungere a questi contenuti? Ascoltate, documentatevi, prendete conscienza di un pezzo di storia fondamentale che ci aiuta a capire l’intera storia del Mediterraneo, perché ogni pezzo del puzzle serve prroprio a ciò. La fortuna della Sardegna risiede propriamente del suo eterno isolamento e nello scarso interesse suscitato spesso anch dai colonizzatori, cosa che ha premesso l’eccezionale conservazione di migliaia di testimonianze del periodo del bronzo, e non solo. Si ringraziano per il prezioso contributo Mauro Biglino e Gian Matteo Corrias, che posso indicare come rispettivamente uno dei più insigni e coraggiosi biblisti (biglino) e uno dei più coraggiosi docenti universitar, per la sua dedizione verso la ricerca, la conparazione, l’indagine. Non posso non citare l’archeologa Caterina Bitichesu e il Prof. Luigi (Gigi) Amedeo Sanna. La prima ha scritto un testo da tioto “Il culto degli antenati”, che consiglio di consultare perché ben spiega quanto forte fosse il senso di sacro e dell’aldilà nella civiltà sarda; il secondo è il pioniere dell’epigrafica nuragica e delle iscrizioni ispirate a Yahweh presente in oltre 300 reperti archeologici e che gettano una luce sui rapporti tra la Sardegna del Bronzo e il medio oriente. Anche questo conferma il senso religioso profondo dei sardi. Grazie.