Elezioni Macomer 2023, così è se vi pare.
Liceo di Macomer, primavera del 1984; terminato prima degli altri il mio compito in classe, la professoressa Lidia Boi mi sorprese non poco facendomi leggere uno dei piccoli capolavori del grande Pirandello, “L’uomo dal fiore in bocca”. Faticai non poco ad entrare nel mondo pirandelliano, ma fu l’innesco di una passione intramontabile. L’anno successivo mi ritrovai a frequentare la quinta classe del liceo De Castro di Oristano e fu la professoressa Bonsignore a farmi il regalo di una gita d’istruzione ad Assisi con una indimenticabile tre giorni tutta dedicata a questo autore, Tra le sue novelle non ho mai dimenticato “Così è, se vi pare”, tutta improntata sul gioco delle parti, sul ruolo che la società affida ad ognuno di noi, sulla maschera che talvolta dobbiamo indossare, sullo scambio tra realtà e finzione.
Le recenti elezioni macomeresi hanno fatto riaffiorare il senso di disagio tipico del pensiero pirandelliano, Ciò che è vero lo é solo perché la gente lo crede e finché lo crederà. L’unica cosa certa sono i voti, la loro realtà matematica, ma tutto il resto è come una novella di Pirandello e sarà come ognuno di noi lo vedrà, sino al prossimo giro, da quando poi ,ancora una volta, si invertiranno i ruoli e cambieranno le maschere e tutti allora giureranno che non é così e finanche che non lo é mai stato. Aveva ragione la moglie del Signor Ponza ad affermare “io sono colei che mi si crede“……
Ovviamente ringrazio di vivere in un sistema democratico dove la gente può cambiare maschera o interpretare nuovi ruoli dati da una regia di cui non conosceremo mai il nome. Anche questo è pur sempre un segno di libertà.