Il Comune di Macomer spende i fondi europei?
Uno dei cavalli di battaglia della propaganda elettorale macomerese consiste nel promettere future risorse europee mai viste in precedenza che sino ad oggi sarebbero state ignorate dalle amministrazioni precedenti. Associazioni, imprese e cittadini hanno da qualche settimana inziato a sfregarsi le mani, pensando a portafogli e cassaforti pieni come un uovo. Ma le cose come stanno veramente?
L’Europa, intesa non nella sua accezione geografica, ma come Unione Europea, cioè organizzazione poltica sovranazionale degli stati europei, riceve da ogni stato membro una quota significativa di risorse come contributo per il perseguimento delle c.d. politiche europee.
I fondi europei sono uno strumento importante per supportare gli enti territoriali nel loro sviluppo e ne esistono di due tipo: quelli diretti e quelli indiretti.
I fondi europei diretti sono erogati direttamente dalla Commissione Europea ai beneficiari finali e sono suddivisi in base a canali tematici e riguardano sia le politiche interne dell’UE, come ad esempio i settori ambiente, energia, salute, ricerca e innovazione, sia le politiche esterne, come i programmi di cooperazione e di sostegno allo sviluppo di Paesi Terzi e sono gestiti dalle Direzioni Generali competenti attraverso la pubblicazione periodica dei bandi nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e sono poi ulteriormente diffusi dai centri d’informazione nei singoli Stati membri. Per l’attuazione dei programmi tematici le diverse Direzioni Generali della CE utilizzano due tipi di procedure di aggiudicazione: la sovvenzione e la gara d’appalto
Le sovvenzioni consistono nell’erogazione da parte della commissione europea di contribuiti a fondo perduto ai beneficiari finali, e possono finanziare un’azione specifica, ovvero un progetto che contribuisca all’attuazione di una delle politiche settoriali dell’UE, oppure finanziare il funzionamento di una organizzazione che persegue uno scopo di interesse generale europeo. I progetti che vengono selezionati devono avere un elevato valore innovativo e un valore aggiunto europeo, ovvero le soluzioni prospettate per il raggiungimento degli obiettivi devono essere valide per più stati membri dell’UE. Tra i servizi possono essere compresi studi, assistenza tecnica, formazione, consulenze e servizi pubblicitari. Il finanziamento non copre mai la totalità delle spese previste dai progetti.
Per quanto riguarda i fondi europei a gestione indiretta, o strutturali, essi riguardano la politica regionale dell’UE, ovvero tutte quelle azioni attraverso le quali l’UE promuove la coesione e cerca di ridurre il divario economico e sociale tra le regioni europee.
In questo caso si crea un rapporto diretto tra le istituzioni regionali e nazionali e i beneficiari. Ciò significa che le risorse finanziarie del bilancio dell’UE vengono trasferite dalla CE agli Stati membri, così come tutte le procedure di assegnazione e di verifica ex-post.
La gestione dei fondi strutturali è quindi condivisa nel senso che le linee guida per le azioni dei fondi vengono stilate a livello europeo, mentre la loro attuazione viene gestita dalle pertinenti autorità nazionali o regionali in ciascuno stato membro, le quali definiscono i Programmi Operativi e in seguito selezionano e monitorano i progetti.
In conclusione, dovendo scegliere tra fondi europei diretti e indiretti, se vogliamo avviare una nuova attività d’impresa, acquistare materiali o sviluppare un progetto innovativo per conto nostro, verifichiamo la disponibilità di finanziamenti specifici rivolgendoci alle autorità nazionali o regionali (fondi indiretti), non certo ai Comuni e nemmeno all’Europa.
Conclusioni finali
I fondi europeri sono un importante strumento di sviluppo, ma la gestione in realtà è quasi totalmente svincolata dal controllo dei comuni. I privati e le imprese, di fatto, non possono avere un rapporto diretto e tutti i fondi sono controllati dallo stato attraverso bandi nazionali in uso e ben conosciuti da decenni. Il Comune di Macomer ha attualmente in corso investimenti con fondi UE per diversi milioni di euro, come già illustrato in diversi precedenti articoli.
La maggior parte dei fondi europei diretti vengono spesi con l’obiettivo di incentivare il compimento di precise azioni che sappiano creare coesione tra i diversi stati membri dell’Uniobe Europea, cioè iniziatve che coinvolgano persone appartenenti a stati diversi (ad esempio ragazzi che si spostino per qualche giorno dalla Spagna alla Grecia in cui conflluiscano altri ragazzi da altri stati europei per un confronto su temi culturali di vario tipo). Quindi nessuna iniziativa che riguardi la normale attività associativa, sportiva o imprenditoriale può rientrare nella previsione di finanziamento dell’Unione Europea.
Ovviamente conoscere questii strumenti è importante e può contribuire a creare maggiori rapporti tra individui appartenenti ai diversi stati membri dell’Unione con il fondamentale obiettivo di creare una maggiore coesione tra stati, abbattere barriere lingustiche, culturali ed economiche, contribuendo in tal modo ed indirettamente allo sviluppo anche economico dei singoli stati, delle loro aree svantaggiate e dell’intera Europa.