Così la brigata ebraica liberò ebrei e italiani
Il #25aprile, anniversario della liberazione dell’Italia dall’incubo nazi-fascista, è una data importante anche per gli ebrei italiani e per gli ebrei romani in particolare. È la data che segna la fine della pagina più buia della storia del ‘900 e della storia del popolo ebraico, e l’impegno di una resistenza attiva che è stata decisiva per il ritorno alla libertà. Gli ebrei infatti non furono soltanto vittime, anzi, si batterono insieme ai loro compagni, non ebrei, per i valori di democrazia e libertà. Importante e decisivo il contributo della Brigata Ebraica: uomini, alcuni dei quali erano fuggiti alle deportazioni, che dalla allora Palestina mandataria, oggi Israele, si unirono all’esercito inglese per venire a combattere in Italia e in Europa contro il nemico nazifascista. Molti di loro persero la vita, in particolar modo nel fronte dell’Emilia Romagna, per sfondare l’esercito tedesco che si stava ritirando e sconfiggere definitivamente il fascismo. La Brigata Ebraica operò attivamente sul fronte italiano dal 3 marzo al 25 aprile 1945, con 54 giorni di combattimenti. Un dovere morale ricordare una storia poco nota della Liberazione del nostro Paese e sottolinearne il contributo nella lotta al nazifascismo
Contenuto proveniente dalla comunità ebraica di Roma per il tramite di Mario Carboni