Al via l’impianto di compostaggio di Macomer
E’ ormai questione di poche settimane. La Regione Sardegna ha preso atto che l’avvio dell’impianto di conpostaggio di Macomer è vitale per l’intero sistema di smaltimento dei rifiuti della Sardegna che, con la stagione turistica alle porte, non può permettersi un’altra annata di rischi e affanni, considerando proprio il picco di tonnellate che vengono prodotte dall’arrivo di milioni di turisti.
Ciò avrà il vantaggio di impiegare parte significativa del personale attualmente inoperoso e di consolidare il futuro dell’intero polo dei rifiuti. Il risultato è da ascrivere certo all’impegno degli assessori regionali dell’Industria, Ambiente e Lavoro (Anita Pili, Marco Porcu ed Ada Lai), ma si leva unanime un coro di riconoscimento del prezioso ruolo svolto dall’attuale prefetto di Nuoro Dottor Gianfranco Dionisi, con il concorso del commissario del Consorzio industriale di Macomer Mario Zacchino, dell’amministratore delegato di Tossilo Antonio Delitala, e dei sindaci di Macomer (Antonio Succu), di Borore (Tore Ghisu) e di Silanus (Giampietro Arca).
E’ da segnalare inoltre che si prospetta finalmente come concreto anche l’avvio dell’impianto di termovalorizzazione per lo smaltimento della frazione secca indifferenziata.
Intanto sono stati già messi in sicurezza i dipendenti rimasti senza stipendio per alcuni mesi, grazie allo stanziamento di circa un milione di euro e la firma di un accordo quadro firmato da Regione Sardegna e Comune di Macomer per il reimpiego del personale della struttura. Contemporaneamente partiranno i corsi di formazione necessari per dotare l’organico delle competenze necessarie alla conduzione di un impianto di trattamento dei rifiuti di più recente generazione.
Ricordiamo infine che il progetto di avvio dell’impianto prevede la valorizzazione del calore attraverso la sua trasformazione in energia elettrica da mettere a disposizione del territorio a prezzi calmierati