Liste d’attesa, specialisti, medici di base. Come Carlo Doria sta rivoluzionando la sanità sarda.
Il QUOTIDIANO SANITÀ della QS Edizioni ha recentemente pubblicato una interessante intervista all’Assessore Regionale alla Sanità Dottor Carlo Doria a firma di Elisabetta Caredda dal titolo “Al lavoro su criticità. Le risorse non sono sparite, bensì impiegate su tutto il territorio” di cui faccio di seguito una sintesi semplificata per i non addetti ai lavori. Tra virgolette un riassunto delle principali dichiarazioni di Carlo Doria.
Le liste d’attesa.
“Il problema delle liste di attesa è dovuto in parte ad una carenza di specialisti, ma anche a fattori organizzativi. Per superare questa carenza é stato finanziato un fitto programma di nuovi indirizzi di specializzazione per le discipline attualmente carenti, ma si sta lavorando anche per incentivare la permanenza dei medici in Sardegna, che attualmente preferiscono andare all’estero a causa si una bassa retribuzione rispetto ai colleghi europei”.
“Il secondo motivo delle liste di attesa é l’alto numero delle visite in cui il paziente non si presenta per dimenticanza, per doppie o triple prenotazioni per la stessa visita. In questo modo molte ore vannno sprecate a vuoto. A questo si aggiungono le prescrizioni inappropriate di esami diagnostici che vanno a danno degli esami più utili e urgenti.
I rimedi alle liste d’attesa.
“I rimedi individuati sono diversi:
1) darsi delle regole comuni e quindi è in fase di approvazione nel tavolo regionale della medicina specialistica ambulatoriale il tempario delle . Una volta nota l’offerta sarà quindi più facile calcolare la resa attesa. Per evitare di perdere slot per mancata presentazione ho istituito il “recall”, ovvero ricordare al paziente tre giorni prima, tramite messaggio / chiamata, la data dell’appuntamento. Tramite l’elaboratore informatico ho provveduto a rendere “intelligente” il sistema per riconoscere le prenotazioni multiple per lo stesso paziente e per la stessa prestazione”.
“Ho invitato tutti i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere della Sardegna a vigilare che le agende restino sempre aperte ”
Il recupero dei ricoveri dopo il Covid.
L’impatto del Covid sul sistema sanitario nazionale è stato un evento epocale che ha comportato oltre 160 mila screening, 9.200 ricoveri ospedalieri e 64.500 prestazioni ambulatoriali, che hanno generato un rallentamento della risposta alla domanda da parte degli utenti, ma abbiami avviato un piano di recupero delle prestazioni che ha avuto risultati doppi rispetto a quanto preventivato”. “Le risorse a disposizione del piano regionale non sono sparite sono state impiegate su tutto il territorio e continueranno a essere utilizzate fino a quando non sarà recuperata anche l’ultima visita rimasta indietro”.
Livelli di pesa sanitaria ai messimi storici,
A margine di queste dichiarazioni di Carlo Doria vorrei citare un mio precedente articolo sulla sanità ed in particolare quello sul livello crescente della spesa sanitaria della Regione Sardegna. Contrariamente a quanto sostengono molti dei detrattori e oppositori preconcetti all’attuale amministrazione regionale, la spesa sanitaria nel 2022 ha raggiunto il massimo storico degli ultimi decenni. Quindi, come sostiene lucidamente Adriano Bomboi, il problemi sono strutturali e non sono il riflesso delle risolrse disponibili.
Da questo punto di vista devoi sottolineare che il Dottor Carlo Doria sta procedendo proprio nella direzione della rimozione dei limiti strutturali al fine di dare ai sardi un livello di assistenza sanitaria che sia proporzionale all’enorme sforzo finanziario sopportato con i propri fondi dalla Regione Autonoma delkla Sardegna.
I medici di base.
Anche su questo fronte l’Assessore Regionale Doria sta procedendo a tappe forzate. Presto avremo nuovi medici a progressiva copertura dei territori lasciati scoperti dal pensionamento della vecchia classe medica. Sul punto rimando ad un imminente articolo su questo stesso sito.