La Carta di Macomer, la nascita del Psd’Az nel 1919
Il 21 Febbraio 1919 si tenne a Macomer il primo congresso delll’Associazione Nazionale dei Combattenti, che avrebbe di lì a poco assunto il nome di Psd’Az. Vi parteciparono una decina di delegati provenienti sa Sassari, Cagliari, Oristano, Bonorva e Macomer. Nata a cavallo tra il 1918 ed il 1919, l’ANC poteva già contare su più 20.000 iscritti distruibuiti in 167 paesi.
Sempre a Macomer si tennero altre riunioni organizzative tra cui il secondo Congresso Regionale dei Combattenti (14 Settembre 1919) tenuto presso la sala del Municipio sotto la presidenza del Prof. Efisio Mameli, coadiuvato dai segretari Camboni e Paglietti.
Tra gli interventi segnaliamo quello di Emilio Lussu e Camillo Bellieni, che farà prevalere la linea democratico-riformista.
L’idea di base del futuro Psd’Az fu da subito chiara: per rinascere e crescere prosperosa la Sardegna ha bisogno di un sistema di autogoverno che consenta ai sardi di garantire i propri spazi e le proprie esigenze ben diverse da quelle della penisola.
Da subito nel partito si fronteggiarono diverse posizioni, ma a prevalere sin da allora fu una posizione indipendentista non separatista e non secessionista.
Oggi, alla luce dell’evidente fallimento dell’autonomismo, unanimemente riconosciuto come totalmente inadeguato a rispondere alle istanze dei sardi, é divenuto urgente recuperare l’animo originario che ha spinto i patrioti sardi di ogni tempo a ricontrattare, con strumenti democratici, il patto di coesistenza con la Repubblica Italiana.
Macomer, anche in ragione dell’essere stato luogo di nascita del Partito Sardo d’Azione e delle sue immortali idee, ha il dovere di dare il proprio prezioso apporto al nuovo corso.
Con questo obiettivo concreto la sezione del Psd’Az del Marghine sostiene unanime l’iniziativa di proporre ai sardi, per una successiva sottoscrizione e successivo voto referendario consultivo, una Carta de Logu Noa, un nuovo Statuto per la Sardegna di tipo federale.
Fortza Paris!