Natione Sardus: una mens, unus color, una vox, una natio. Di Attilio Mastino
con un Catalogo dei marinai Natione Sardi attestati nel mondo antico
ABSTRACT
Si presenta il catalogo dei 26 marinai delle flotte di Ravenna e di Miseno che portano l’etnico natione Sardi. Per un paradosso della storia, proprio un acerrimo nemico dei Sardi, Marco Tullio Cicerone, attribuiva loro la condizione di natio e precisava che erano caratterizzati da un unico modo di ragionare (una mens), da un unico colorito olivastro (unus color), da una unica lingua (una vox), riferendosi evidentemente al proto-sardo degli eredi dei nuragici, la lingua perduta che ha preceduto il latino, un suono indistinto, un rumore, un frastuono fatto di parole incomprensibili, ma comunque accusatorie dei testimoni sardi nei confronti di un proconsole disonesto, Marco Emilio Scauro, dette con l’intermediazione di un interprete.
Certo, nel mondo attuale le cose si complicano alquanto e il tema “nazione” si sgretola nei sanguinosi integralismi che insanguinano il tempo che viviamo. Pur con i suoi limiti e le sue differenze semantiche e funzionali, al di là dell’abisso cronologico e culturale che ci divide, l’espressione romana natione Sardus, che testimonia il desiderio di richiamare il luogo di nascita, di identificarsi come originari dell’isola lontana all’interno della communis patria rappresentata da Roma e dall’impero, può dirci forse qualcosa ancora oggi, può testimoniare la ricchezza e la diversità culturale della storia isolana, senza più perdersi in un dibattito sterile sul nazionalismo ottocentesco fondato su un’identità immutabile e mummificata: nell’Europa dei nostri tempi la Sardegna si affaccia con la sua complessità verso un orizzonte davvero globale. Clicca il link sotto per accedere al contenuto.
https://www.dirittoestoria.it/13/tradizione-romana/Mastino-Natione-Sardus-color-vox-natio.htm