La Seconda Guerra Mondiale? Facciamo finta che l’abbiano persa i fascisti, di Francesco Cesare Casula
La Storia non si dovrebbe falsare né cancellare ma si dovrebbe metterla a nudo, specie se brutta, in modo da non fare gli stessi errori. Purtroppo, non è sempre così, particolarmente in Italia (compresa la Sardegna) dove per convenienza politica o ideologica o didattica si altera molto e si giustifica tutto. Fra i tanti inganni e mistificazioni che potrei elencare del periodo contemporaneo ce n’è uno incredibile, e cioè che siamo l’unico Stato al Mondo che festeggia una SCONFITTA. Basta cambiargli il nome: non chiamarla SCONFITTA ma LIBERAZIONE. E mi spiego: il 10 giugno 1940 dichiarammo – noi – la guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Orbene, tutte le guerre, se non sono ancora in atto, hanno una fine, e terminano o con una VITTORIA o con una SCONFITTA (“tertium non datur”). Ed è così che la guerra da noi dichiarata con consenso plebiscitario quel fatidico lunedì 10 giugno 1940 (da ragazzo ricordo ancora la folla plaudente sotto palazzo Venezia), è finita il mercoledì 25 aprile 1945 (allego uno dei giornali dell’epoca) con una cocente SCONFITTA ad opera degli Anglo-Americani. Ma, siccome questo ci dà fastidio e discredito, noi Italiani festeggiamo ugualmente il 25 aprile chiamandolo però LIBERAZIONE. Liberazione da che? Non dal Fascismo, perché questo finì con la morte di Mussolini il 28 aprile, tre giorni dopo. Pertanto, cosa che non fanno i Tedeschi e i Giapponesi, ugualmente sconfitti, noi Italiani celebriamo oggi – mascherandola in positivo – una indubitabile SCONFITTA. (N.B. Ho già postato una volta questa breve nota su Fb, ed ho avuto reazioni a dir poco sconcertanti, fra le quali una che attribuiva la fine della guerra all’8 settembre del ’43. Chissà, allora, chi mi bombardava dal cielo nella mia Livorno durante l’inverno di quell’anno o mi mitragliava sfollato ad Acciaiolo Pisano nella primavera successiva. Mah! È per questo che odio tutte le guerre, sia di Destra che di Sinistra che di Centro…).