Il Psd’Az e la carta di Villagrande

QUESTO DOCUMENTO E’ INDIRIZZATO A TUTTI I SARDISTI ed é stato elaborato sulla base delle riflessioni di Mario Carboni, anima vera del sardismo moderno. Forza paris!


La Carta di Villagrande é un documento strategico del PSdAz che é alla base del successo del PSdAz, della Presidenza sardista e del futuro politico di questo partito indispensabile per il progresso e la libertà della Sardegna.

Lo ripropongo all’attenzione degli amici affinché si rifletta sull’evoluzione del pensiero sardista e su come adattarlo alle necessità di una stagione politica complessa e anche pericolosa per le libertà democratiche a fronte di poteri, espressione del PD e 5 stelle in caduta libera, che non vogliono affrontare libere elezioni e la conseguente trasformazione dello Stato centralista in Stato federale.
Tuttavia le prossime elezioni politiche che siano anticipate o a scadenza naturale, si avvicinano a larghi passi e non passerà molto tempo per cui il PSd’Az dovrà allearsi ancora una volta con forze amiche e presentare proprie liste elettorali o candidati in coalizione per la Camera ed il Senato.
Ciò avverrà di nuovo su basi programmatiche e quindi da subito i sardisti dovrebbero elaborare dei punti programmatici minimi ma importanti , che il nuovo Governo della Repubblica, al cui interno in caso di vittoria ci saranno componenti sardiste, in grado e col dovere di realizzare.

CARTA DE BIDDAMANNA 2017

  • PRINCIPIOS DE BIDDAMANNA STRISÀILI
  • PRINCIPI DI VILLAGRANDE STRISAILI

PREAMBOLO…..

Il PSdAz riunito a Villagrande in una sessione di ascolto nazionale sarda ed internazionale si apre decisamente alla società sarda, rivolgendosi prima al proprio interno e poi al popolo sardo, riconfermando la sua natura di partito della nazione sarda e alfiere nel percorso storico che porta alla autodecisione, alla statualità e all’indipendenza, legittimamente, democraticamente, pacificamente e con una storica scelta non violenta per diventare una stella degli Stati Uniti d’Europa come profeticamente evocati da Camillo Bellieni a nome dell’intero partito nato dalle ceneri, dal sangue e dalla forza dei anti e giovani ufficiali della Brigata Sassari.
Attualizzando i suoi principi il PSdAz descrive in 10 punti la cornice strategica del suo impegno politico, culturale :
1- Il PsdAz fin dalla nascita è per gli Stati Uniti di Europa nei quali la Sardegna parteciperà con la sua statualità indipendente e federata.
2- Il Psd’Az s’impegna, in ossequio ai deliberati congressuali, al dialogo per nell’unità su basi programmatiche delle forze politiche indipendentiste e autonomiste avanzate e federaliste organizzate autonomamente in Sardegna al fine di sostenere assieme battaglie qualificanti nella società sarda e partecipare ad importanti appuntamenti elettorali. A tal fine propone incontri bilaterali tematici di confronto per verificare punti di convergenza e divergenza ai quali parteciperà una delegazione negoziatrice che concordato un calendario di incontri , relazionerà sui risultati al Consiglio nazionale per le opportune decisioni. La delegazione unitaria del PsdAz verrà eletta dal Consiglio nazionale con le modalità che riterrà più opportune.
3- Il PsdAz è il partito della Nazione sarda e alternativo a tutte le forze politiche che ritengano di riferirsi alla Nazione italiana e sono subalterni alle loro istanze centrali continentali.
Tuttavia se necessario e opportuno il rapporto politico ed anche elettorale con queste forze si stabilisce esclusivamente su basi programmatiche e per il tempo concordato alle loro realizzazioni, previ confronti da svolgersi secondo le stesse modalità indicate nel punto 2.
4- Il PsdAz ritiene che perduta la lingua sarda scompaia la Nazione sarda pertanto rafforzerà il suo impegno per il riconoscimento della lingua sarda a norma come lingua ufficiale in regime di bilinguismo con la lingua dello Stato e per il suo insegnamento curricolare nelle scuole di ogni ordine e grado assieme alle lingue alloglotte con pari diritti assieme alla storia e cultura della Sardegna e salvaguardando ogni suo dialetto comunitario.
5- Il PSdAz ritiene l’ecosistema sardo parte integrante della nostra identità nazionale e s’impegna a lottare per impedire la sua ulteriore distruzione, il suo sfruttamento insensato e sosterrà ogni azione tendente ad eliminare ogni attività non sostenibile, alla bonifica e rinaturalizzazione dei luoghi compromessi con adeguati indennizzi da parte dei responsabili pubblici e privati , con particolare attenzione alla eliminazione anche graduale ma programmata di ogni attività inquinante, base, poligono o servitù militare .
6- Il Psdaz intende rafforzare il suo impegno per una vera Continuità territoriale col continente europeo e per la Zona franca della Sardegna, che sia doganale e fiscale come Zona Economica Speciale collaborando con chiunque pensi di poter contribuire al raggiungimento di questi obbiettivi sardisti sulla base di principi comuni e programmi di azione raggiungibili nel medio e lungo periodo iniziando dall’attuazione del Decreto 75/98.

7- Il PsdAz ritiene da sempre che ribaltare il rapporto fiscale con lo Stato per assumere con modifiche statutarie o deleghe, anche nella transizione all’Indipendenza la completa competenza fiscale delle massime istituzioni sarde e in un regime di federalismo interno sia sempre la battaglia fondamentale per invertire la dipendenza economica coloniale.
8- Il PsdAz si pone come elemento d’unione di tutti i sardi, perché abbiano libertà, lavoro, identità e benessere, opponendosi a chi vuole dividerli puntando su campanilismi e autocolonizzazioni politici e non unendoli su valide ragioni identitarie nazionali sarde, storiche e di necessità economiche e attuando una politica indiscriminatamente invasiva relativa alle immigrazioni clandestine che non corrisponde alla natura ospitale del popolo sardo verso i rifugiati che ne abbiano diritto e ai lavoratori integrabili in quantità sostenibile rispetto alla realtà e futuro della Sardegna, perché solo sentendosi parte solidale della Nazione sarda si può fare il Fortza Paris per la libertà e per una equa redistribuzione delle risorse pubbliche e delle ipotesi di sviluppo.
9- Il Psd’Az propone prima a se stesso e poi ad altri il passaggio da una mentalità dipendente a quella responsabile, pur salvaguardando le diverse sensibilità politiche, con una visione strategica vincente.
10- Il PsdAz ritiene di poter sulla base di questi punti minimi programmatici rilanciare la propria attività per la liberazione nazionale e sociale della Sardegna e nello stesso tempo li propone per condividerli ad altre forze politiche, economiche e culturali che ritengano d’unirsi ad esso per voltare la pagina politica di una autonomia ormai inefficace e superata , per discuterli, proporne altri e trovare un’unità di intenti su base programmatica per il futuro e per governare la Sardegna.
Il PSdAz ritiene che la valorizzazione e la puntuale applicazione del vigente Statuto sardo debba essere il prerequisito di una indispensabile riscrittura della Costituzione della Natzione sarda, attraverso un percorso attraverso l’ultilizzo di ogni opportunità resa operativa dalla partecipazione come forza qualificante e trainante della maggioranza consiliare e della Giunta regionale nella prossima ed imminente legislatura,
Per questo ogni attività ed eventuale accordo con altre forze politiche deve essere di tipo programmatico ed è per questo che dal Convegno di Villagrande il PSdAz ha tratto elementi per definire le linee di attività principali e di principio da attuare nel lasso di tempo definito è delimitato della prossima legislatura col sostegno del popolo sardo e con un confronto diretto, senza sconti e deciso con lo Stato e l’Unione Europea teso a :
Affrontare i principali nodi irrisolti sui temi di
IDENTITÀ NAZIONALE E CULTURA
Costituzionalizzazione della lingua sarda ed insegnamento curricolare nella lingua sarda e nelle altre lingue alloglotte di Sardegna in tutte le scuole e nell’Università con un progetto di formazione e incentivazione anche finanziaria degli insegnanti.
Costituzione delle scuole popolari di lingua e cultura nazionale sarda.
Sostegno formativo e finanziario alle Associazioni di ballo, canto e musica nazionale sarda. Creazione del Conservatorio di musica e canto nazionale sardo.
Istituzione dell’Università nazionale sarda alla quale indirizzare esclusivamente i finanziamenti regionali.
Realizzazione del polo comunicativo nazionale sardo.
Acquisizione della competenza primaria regionale sull’istruzione, sui beni culturali e sulla comunicazione.
Creazione alle dipendenze della Presidenza della Giunta regionale del dipartimento della lingua sarda .
Ripristinare Sa die de sa Sardigna secondo il progetto sardista originario.

FISCALITÀ E ZONA FRANCA
Ottenere la Competenza primaria sulla fiscalità con modifiche statutarie o deleghe a seguito di serrate negoziazioni con lo Stato.
Ottenere l’esigibilità e la restituzione delle accise dei prodotti petroliferi ed energetici prodotti in Sardegna.
Portare a compimento il decreto 75/98 che ha istituito le zone franche sarde istituire la zona franca del Centro Sardegna, in capo ad una Autority centralizzata che ne coordini le attività e realizzare in 5 anni un sensibile aumento del PIL isolano, la creazione di 50.000 nuovi posti di lavoro ed estensione all’industria turistica e agroindustriale dei benefici della zona franca come determinati autonomamente dal Governo sardo.
Ottenimento di contingenti di merci e servizi defiscalizzati per la popolazione esterna alle zone franche.
INTERNAZIONALIZZAZIONE e TRASPORTI INTERNI ED ESTERNI
Acquisire tutte le competenze sui trasporti da e per la Sardegna, sui porti ed aeroporti. Realizzazione di una linea ferroviaria elettrificata Sassari-Olbia-Cagliari ad alta velocità da COMPLETARE in cinque anni.
Sardizzare l’ANAS.
ADEGUAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE ALLA MEDIA EUROPEA
Elaborare e realizzare un Piano straordinario con risorse statali ed europee in applicazione di un terzo Piano di Rinascita.
Portare il metano in Sardegna con un gasdotto che colleghi la Sardegna al Continente.
RINATURALIZZAZIONE DELLE AREE CIVILI E MILITARI INQUINATE E COL PAESAGGIO COMPROMESSO.
Con un piano che valorizzi il lavoro e le imprese sarde.
AFFRONTARE CON DECISIONE LA QUESTIONE DELLE ZONE INTERNE
Considerate non più come territori marginali, ma come la RISORGIVA etnica del popolo sardo e ricchezza di valori irrinunciabili per l’esistenza e lo sviluppo della Natzione sarda, invertendo il cronico spopolamento con politiche adeguate economiche, culturali, scolastiche, infrastrutturali, di sostegno alle famiglie, che battano l’assistenza listo e promuovano l’identità e l’iniziativa imprenditoriale e l’innovazione in ogni campo.
Opposizione ad ogni forma di neocolonialismo, di tentativo di modificazione degli equilibri demografici con ripopolamenti esterni ed eterodiretti e modificazione delle composizioni etniche e culturali.
RESTITUZIONE ALLA SARDEGNA DI OGNI FORMA DI DEMANIO e competenza sulla piattaforma marina.
All’interno di questo progetto affrontare decisamente la questione della basi e servitù militari con adeguata monetizzazione dei risultati della negoziazione di riduzione penalizzanti la Sardegna col Governo centrale.
SUI SARDI FUORI DALLA SARDEGNA.
Creazione di un Dipartimento dedicato dipendente dalla Presidenza della Giunta regionale.
ARCHEOLOGIA
Piano quinquennale di scavi e cantieri anche internazionali e relative conseguenze di studio e valorizzazione con investimenti regionali di almeno 50 milioni di euro all’anno di cui il 70% per il periodo prenuragico e nuragico.
SICUREZZA E IMMIGRAZIONE.
Acquisire la comperenza primaria sul l’immigrazione, sulla polizia regionale e sulla difesa territoriale .

Creazione del Corpo di polizia sardo , trasformazione della Brigata Sassari in Guardia nazionale sarda componente d’èlite della difesa europea.
REVISIONE DELLO STATUTO
Riguardo a questo ultimo punto si ritiene sia importante nella prossima esperienza di governo a trazione sardista assumere una impostazione federalista anche interna assumendo come competenze primarie tutte le attuali competenze concorrenti e dare vita al federalismo interno con la ricostituzione degli Enti intermedi elettivi invertendo le recenti e devastanti politiche centraliste anche regionali.

IlIL PSdAZ lancia quindi un appello ai propri militanti, simpatizzanti, al popolo sardo ed alle forze politiche e culturali affinché questi punti programmatici siano sottoposti a dibattito, puntualizzazioni, miglioramenti, affinché al di là di nominalismi e discussioni fra autonomisti indipendenti o varie articolazioni ideologiche e programmati ci si concentri sugli interessi della Natzione sarda la cui consapevolezza del sardismo moderno sembra ormai essere condivisa da coloro ai quali il messaggio di lotta e unione sardista viene oggi rivolto.
Fortza Paris

Grazie Mario Carboni