Le contaminazioni ebraiche nell’antica cultura sarda
Dopo alcuni anni di pausa, sono ripresi i lavori al Nuraghe Santu Miali di Pompu.Il monumento spicca con il giallo della sua pietra sullo splendido scenario delle colline della Marmilla.Attualmente è in corso lo scavo del cortile del nuraghe complesso, dove già nelle precedenti campagne sono emerse le tracce del riutilizzo in epoca tardo romana del sito come santuario all’aperto.
Alcuni gioni fa è stato ritrovato un sorprendente deposito di lucerne tardo romane su cui si leggono simboli cristiani ed ebraici, oltre ai più consueti miti pagani: questi elementi sono il segno evidente di una forte contaminazione religiosa e di una sostanziale tolleranza che nel IV sec. d.C. caratterizzava la Sardegna di quel periodo.Gli entusiasmanti lavori di scavo e restauro, finanziati dal MiBACT e portati avanti sul campo dalla Archeotest e dalla Lithos, continueranno ancora per tutto il mese di dicembre,